Il ghetto veneziano era la zona di Venezia dove un tempo gli ebrei erano costretti a vivere dall'antico governo della Repubblica di Venezia. Fu proprio per questo luogo che si inizio a usare il termine “ghetto“, parola presente all’interno di diverse lingue e culture.

Storia del Ghetto Ebraico di Venezia

Il Ghetto ebraico di Venezia fu così istituito il 29 marzo 1516. Non era la prima volta che gli ebrei a Venezia erano costretti a vivere in un'area separata della città. Nel 1552 Venezia aveva 160.000 abitanti, tra cui 900 ebrei, che erano principalmente degli abili mercanti.
Anche se la presenza ebraica a Venezia è già documentata prima dell‘anno Mille, sarà necessario attendere la fine del XIV secolo per trovare un insediamento effettivo e stabile. Fino all'istituzione del ghetto, gli israeliti, sebbene soggetti a varie restrizioni, potevano vivere un po‘ ovunque in città.
Prima che venisse effettivamente designata come parte della città riservata agli ebrei la zona era una fonderia di rame. E‘ da qui infatti che deriva il termine dal veneziano geto, (pronunciato ghèto) inteso nel senso di getto, cioè la colata di metallo fuso, in quanto esistevano fonderie pubbliche per la fabbricazione di bombarde. Comunque già all‘epoca, questi spazi furono divisi in due parti, chiamate rispettivamente il Vecchio e il Nuovo Ghetto. 

Il Ghetto Veneziano oggi

Ancora oggi il Ghetto è il centro della vita ebraica della città. La comunità ebraica di Venezia, che conta circa 450 persone, è culturalmente attiva, anche se solo pochi membri vivono nel Ghetto.
Ogni anno viene organizzato un convegno internazionale di studi ebraici, con particolare riferimento alla storia e alla cultura del Veneto. Altri convegni, mostre e seminari si tengono durante tutto l'anno.
All’interno di questo particolarissimo luogo, ci sono tutti gli spazi che caratterizzano la cultura ebraica come templi e sinagoghe. I templi non sono solo luoghi di culto, ma contengono anche strutture sociali come una scuola materna, una casa per anziani, la kosher guest house Giardino dei Melograni, il ristorante kosher Hostaria del Ghetto e un panificio. Tutto ciò che serve all’interno della vita di una comunità.
Oltre ai monumenti architettonici e artistici, la comunità vanta anche un Museo di Arte Ebraica, la Biblioteca e l'Archivio Renato Maestro e il nuovo Info Point all'interno del Midrash Leon da Modena.
Nell'area del Ghetto ci sono anche una yeshiva (luogo di istruzione ebraica) , diversi negozi ebrei e una sinagoga gestita dal Chabad di Venezia.
Anche se solo alcuni dei circa 500 ebrei veneziani, vivono ancora nel Ghetto, molti ritornano durante il giorno per le funzioni religiose nelle due sinagoghe ancora in uso (le altre tre sono utilizzate solo per visite guidate, offerte dal Museo della Comunità Ebraica).

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A tal proposito, un posto particolarmente consigliabile è la pasticceria Nobile, situata proprio nel cuore di cannaregio a metà strada tra Rialto e la stazione, facilmente raggiungibile dalla fermata del vaporetto (San Marcuola).