La storia della Repubblica di Venezia è stata legata all’astrologia per tutta la sua durata. Capita infatti che, quando si cammina in Piazza San Marco o si visiti Palazzo Ducale, si è circondati da oggetti e simboli legati al mondo dell’astrologia.
I segni zodiacali rappresentano la Repubblica: i Pesci (la forma della città), il Leone di San Marco (la Repubblica), la Bilancia (sulla sommità di Palazzo Ducale rappresenta la Giustizia), il Cancro (il granchio in moeca è simbolo della Repubblica), ecc. Non è un caso che, durante i quindici secoli di storia della Repubblica di Venezia, sia i suoi abitanti che gli amministratori della macchina burocratica erano soliti seguire il segno degli astri per la loro quotidianità (ciclo lavorativo, raccolta nei campi, pesca, commercio) che per la gestione amministrativa e della difesa (giustizia, dichiarazione di guerra o di pace, emanazione delle leggi, ecc.).

Simboli dell'astrologia nell'architettura di Venezia

Nel 1499, su progetto dell’architetto Mauro Codussi, fu eretta la Torre dell’Orologio, una delle costruzioni più originali dell’architettura veneziana, in armonia con le meraviglie di Piazza San Marco. Nel grande quadrante sono indicate le fasi lunari, con una luna solo per metà dorata per indicare l’esatto momento della fase lunare nel cielo, tutte le costellazioni dello zodiaco, le cui raffigurazioni sono degli enormi segni zodiacali ricoperti in foglia d’oro che luccicano quando il sole li illumina e l’indicazione dell’ora suddivisa in 24 parti. All’epoca, le 24 ore partivano dal levarsi e dal calare del sole, per cui un guardiano, chiamato l’aggiustatore, correggeva, con lo scorrere delle stagioni, l’inizio e la fine della giornata.
Un altro quadrante con i segni dello zodiaco è presente nella Sala del Senato del Palazzo Ducale di Venezia, sede del governo della Repubblica e massimo ordine della macchina amministrativa della Serenissima. Il Senato o Consiglio dei Pregadi era un organo costituzionale della Repubblica di Venezia istituito sin dal 1229 quale assemblea deliberativa superiore della Repubblica, che si occupava di discutere della politica estera e dei problemi correnti.