I galani, i dolci e croccanti nastri del Carnevale di Venezia

Chiacchiere, bugie, cenci, sfrappole, crostoli, frappe, lattughe, risole: sono solo alcuni dei nomi che variano da regione a regione del più classico dei dolci di Carnevale che a Venezia prende il nome di galani! Leggeri, dolci, croccanti e fragranti, immancabili e calorici amici dei festeggiamenti carnevaleschi.

Il dolce ha un antichissimo antenato nei frictilia dell'antica Roma: in romani, in occasione dei Saturnalia, l'odierno Carnevale, erano soliti preparare un impasto molto somigliante a delle sfoglie di lasagne, friggerle poi in abbondante grasso di maiale e poi addolcirle con del miele. Una preparazione non affatto leggera, ma seguiva il periodo di magra dei giorni della Quaresima, quindi erano giustificati. Ma i romani dominarono il mondo e quindi il dolce raggiunse ogni punto dell'Impero: è questa la ragione per cui ogni regione d'Italia e molti paesi d'Europa hanno la loro versione.

A Venezia i frictilia presero il nome di galani, perchè la forma e la trama molto sottile li rendevano simili ai nastri con i quali le fanciulle amavano adornare il loro collo, e che nel dialetto veneziano è detto proprio galan.

Ma nella zona più interna della Laguna, quella della terraferma, avrete magari sentito chiamarli crostoli: si tratta della stessa preparazione ma la sfoglia viene lasciata un pò più spessa diventando meno friabile e croccante. Buonissimi ugualmente!

Non è affatto difficile preparare i galani. Anzi, in vista del Carnevale è quasi un obbligo!

Qui vi riporto la ricetta originale, concessami da uno dei più famosi chef veneziani. Provate, sono buonissimi!

Ingredienti:

• 500 grammi farina 00 (più altri 100 grammi per lavorare l’impasto sulla spianatoia)
• 5 tuorli d’uovo a temperatura ambiente
• 110 grammi di zucchero semolato
• Un bicchierino di grappa o di marsala (colorerà un pò l'impasto)
• Un bicchiere di prosecco o di vino bianco
• Una busta di lievito vanigliato
• Un pizzico di sale fino
• 25 grammi di burro a pomata
• La scorza grattugiata di un limone (non trattato)
• 50 grammi di zucchero a velo

Preparazione:

Sulla spianatoia (o in una planetaria piccola) mettere la farina, lo zucchero semolato e il lievito in polvere. Cominciate a mescolare le polveri e poi aggiungete il burro morbido. Fate “sabbiare” (ovvero fate in modo che il burro si incorpori alla farina dando origine a un composto granuloso simile alla sabbia bagnata). Se scegliete di impastare a mano lavorate il burro per poco tempo e solo con la punta delle dita per far in modo che non si scaldi troppo.

Aggiungete poi i tuorli poco alla volta in maniera che il composto li assorba bene. Aggiungete poi la grappa (o il marsala), il pizzico di sale e la di scorza di limone grattugiata. Impastate il composto fino a renderlo omogeneo, poi aggiungete a filo il prosecco (o il vino) fino ad ottenere una massa liscia e leggermente elastica che si stacchi facilmente dal bordo della planetaria (o dalla superficie della spianatoia). Formate una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente per lasciarla riposare in frigo per almeno un paio di ore.

Trascorso il tempo, riprendete l'impasto e cominciato a lavorarlo sulla spianatoia: tagliatelo in più parti e stendete ognuna prima con un mattarello e poi con l'aiuto di una sfogliatrice in tante sfoglie molto sottili (misura 1 o 2 al massimo). Se volete potete eseguire tutto il lavoro col mattarello, ma ci vorrà tantissimo olio di gomito!!

Tagliate le sfoglie ottenute ricavando delle losanghe di dieci centimetri circa per lato, usando un tagliapasta festonato. Ora cominciamo a friggere: disponete una pentola dai bordi alti sul fuoco e fate scaldare abbondante olio di arachidi a 160°. Immergete i vostri galani e lasciateli friggere fino a che non saranno ben dorati. Asciugateli su carta assorbente e spolverateli con tanto zucchero a velo.

I vostri galani sono pronti per essere gustati: potete accompagnarli con una classica tazza di cioccolato caldo, ma anche con della crema chantilly o dello zabaione.

Buon Carnevale a tutti ;-)