Chiesa di Santa Maria del Giglio: la storia

Una lunga e accreditata tradizione storiografica attesta la fondazione della Chiesa di Santa Maria del Giglio nel X secolo per volere della famiglia Giubenico o Iubanico, in dialetto veneziano Zobenigo. Atto al quale, con molta probabilità, concorsero anche altre casate come quelle dei Barbarigo, degli Erizzo e dei Semitecolo. La Chiesa di Santa Maria del Giglio ha goduto di un forte potere in epoca moderna, esercitando la propria giurisdizione parrocchiale su molte chiese veneziane, tra le quali è da ricordare il celebre santuario barocco di San Moisè.

La Chiesa fu ricostruita nel 966 e nel 1105 dopo due catastrofici incendi e fu definitivamente portata all'attuale splendore dal rifacimento barocco operato dall'architetto Giuseppe Sardi nell'ultimo quarto del XVII secolo, su commissione del nobile veneziano Antonio Barbaro.

La chiesa ha mantenuto la propria influenza anche durante le soppressioni napoleoniche, per vedersi ridimensionata soltanto nel 1967 con il declassamento a rettoria indipendente.

  

Arte e bellezza nella Chiesa di Santa Maria del Giglio

La Chiesa di Santa Maria del Giglio è uno dei capolavori assoluti del Barocco lagunare. Una bellezza straordinaria che meritò, a suo tempo, di essere immortalata in due celebri dipinti dai due campioni del vedutismo veneziano: Francesco Guardi ed il Canaletto.

La facciata della Chiesa, progettata dal Sardi, è forse l'opera più importante dell'intero santuario. Una sorta di magniloquente "album di famiglia", dove i più importanti scultori dell'epoca hanno raffigurato ed esaltato le gesta di Antonio Barbaro e della sua famiglia. Ciliegina sulla torta, le piante in pietra d'Istria che raffigurano i luoghi conquistati dal nobile mecenate.

Ma l'interno non sfigura di certo nei confronti del sontuoso ingresso: di commovente bellezza è infatti l'Annunciazione realizzata per l'altare maggiore da Enrico Marengo, già grande interprete in San Moisè. 

Cosa dire, poi, della straordinaria tela di Pietro Paolo Rubens raffigurante la Madonna con Bambino e San Giovannino, forse l'unico capolavoro lasciato in terra di Venezia dal grande artista fiammingo.

Chiude la nostra carrellata l'onnipresente Tintoretto con i suoi Quattro Evangelisti di michelangiolesca memoria, opere che un tempo decoravano il vecchio organo della chiesa.  

La Chiesa di Santa Maria del Giglio si trova in Campo Santa Maria del Giglio 2542, 30124 Venezia. Si raggiunge facilmente con il vaporetto linea N.1 (Fermata Santa Maria del Giglio).

La chiesa è gestita dall'Associazione Chorus ed è visitabile dal lunedì al sabato dalle 10:30 alle 16:30. Il biglietto d'ingresso costa 3 euro; ridotto 1,50.