L’archeologia non è quello che si trova, è quello che si scopre.
David Hurst Thomas

Sapevate che a Venezia esiste un bellissimo Museo, sede di una maestosa raccolta di sculture antiche, tra le quali alcuni originali greci di pregiatissima fattura, e poi bronzi, ceramiche, ma anche gemme e monete, oltre alla collezione archeologica in deposito dal Civico Museo Correr, con opere che vanno dall’antico Egitto al Medio Oriente Assiro-Babilonese. Si tratta del Museo Archeologico Nazionale di Venezia.

Scopriamolo insieme!

Le origini del museo

Il suo nucleo storico del Museo Archeologico Nazionale di Venezia è composto dal cosiddetto “Statuario Pubblico della Serenissima” compiuto nel 1596 nell'allestimento curato da Federico Contarini, nella sala antecedente l’ingresso della Libreria Marciana. Questo è costituito dalle collezioni di oggetti antichi derivate dal lascito del cardinale Domenico Grimani, grande uomo di cultura umanistica, unita alla donazione di suo nipote Giovanni Grimani, Patriarca della chiesa cattolica, che diedero vita a quella conosciuta come "Collezione Grimani". La biblioteca stessa, di origine quattrocentesca, contiene diverse opere e manoscritti provenienti dal mondo antico, a prova dell’attenzione e della cura che i veneziani hanno dedicato alla ricerca archeologica. 

Col passare del tempo e dei secoli, questo Statuario si impreziosì di ulteriori donazioni al punto da necessitare un trasferimento addirittura a Palazzo Ducale. Da qui l'intera collezione fu custodita a Firenze durante il primo conflitto mondiale. E' negli anni Venti del Novecento  che le raccolte fecero ritorno a Venezia e furono sistemate al primo piano delle Procuratie Nuove, tuttora sede del Museo, con le sale ampliate e le collezioni incrementate tra il 1949 e il 1954 grazie al deposito Correr e all'assegnazione alla città di Venezia di ceramiche, vetri e gemme del Museo di San Donato di Zara (Oggi Zadar, Croazia): ora il percorso museale si snoda in ben 20 sale grazie all'allestimento curato dal professore Carlo Anti.

Cosa non perdere nel Museo Archeologico Nazionale di Venezia

Il percorso museale è suddiviso in 20 sale espositive che conducono i visitatori a quel primo nucleo di statue antiche, il cosiddetto “statuario pubblico”, oggi presentato seguendo lo schema originale, in modo da potersi tuffare nei modelli museologici antichi oltre che nelle opere.  

Nelle prime sale sono conservati reperti di epoca romana, stele sepolcrali ed iscrizioni pubbliche, per la maggior parte provenienti dall’isola di Creta. Poco più avanti è esposta parte della ricca collezione numismatica del museo (V secolo a. C.-XVII secolo): monetazione greca, romano-repubblicana, imperiale, monete coniate nelle province, esempi di monetazione barbarica e una raccolta di monete bizantine dal V al XIII secolo. Si arriva così in una ambiente incredibile, che accoglie esempi originali di sculture greche, molte della quali conservano ancora traccia dei restauri rinascimentali. Le figure non sono identificabili con certezza: si presume possano essere statue votive provenienti da un santuario insulare.

Grande spazio inoltre viene dato alla statuaria ritrattistica di età ellenistica (III-II sec. a.C.) che presenta le principali caratteristiche della ritrattistica greca, come attenzione alla simmetria e proporzioni basate su principi geometrici o ideate secondo i nuovi principi ottici e del movimento. Da segnalare: l'Ara Grimani, originale di arte ellenistica proveniente forse da Roma. Da segnalare nelle sale ellenistiche: il gruppo dei Galati veneziani, parte della raccolta che Domenico Grimani aveva formato con opere provenienti in gran parte da un terreno di sua proprietà a Roma.

Spazio imponente agli ambienti dedicati ai sarcofagi funerari, alcuni molto importanti con particolari decorazioni figurata a rilievo su tre lati. In queste sale è importante segnalare: la "capsella di Samagher", reliquiario in avorio ed argento decorato con soggetti di carattere cristiano, databile al V sec. d.C.

Inizia così un percorso denominato "Dal Nilo al Museo Archeologico" – una tematizzazione precisa ed esaustiva per seguire i reperti inerenti all’Egitto attraverso le ultime sale, una sorta di collegamento tra i reperti greco-romani con forti influenze egizie e la successiva sezione egizio-orientale, che conserva diversi esempi di amuleti e suppellettili. Si arriva così all’antisala della Biblioteca Marciana, primissima sede dello Statuario Pubblico della Serenissima, in cui viene riprodotto l’allestimento originario del museo sulla base dei disegni di Anton Maria Zanetti il Giovane.


Informazioni utili

Il Museo Archeologico è parte del percorso museale integrato denominato “I Musei di Piazza San Marco”: l'ingresso coincide quindi con quello del Museo Civico Correr, in Piazza San Marco, Ala Napoleonica. 

Il biglietto unico integrato, che comprende la visita a Palazzo Ducale, Museo Correr, Museo Archeologico e Sale Monumentali delle Biblioteca Marciana, si acquista negli orari di apertura del Correr, presso la biglietteria dello stesso o presso la biglietteria di Palazzo Ducale, ed ha un costo di € 25 (intero) e di € 13 (ridotto).

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 18.00.

A seguito delle disposizioni previste dal DPCM per le misure di contenimento del Covid-19 si informa che:

  • prima dell'ingresso (dal Museo Correr) verrà effettuato il controllo della temperatura :
  • sarà necessario provvedere all'igienizzazione delle mani e indossare la mascherina per tutto il tempo della visita;
  • il percorso di visita è a senso unico obbligato;
  • in ogni sala potranno sostare un massimo di 4 visitatori, mantenendo la distanza di almeno 1 metro uno dall’altro;
  • per evitare assembramenti, le sale egizie saranno visitabili solo a richiesta, 2 persone alla volta;
  • i gruppi accompagnati sono permessi nel rispetto della capienza massima di ciascuna sala e delle regole di distanziamento.