Ci siamo! Manca ormai pochissimo al 2 settembre, giorno del taglio del nastro della Mostra Internazionale d'arte cinematografica La Biennale di Venezia 2020, edizione n. 77. Il primo vero evento a respiro internazionale nell'era del Covid 19, che dovrà fare i conti con un mondo cambiato, con nuove regole che rifiutano le folle e il contatto umano, i cinema affollati e i calorosi abbracci. Occhi puntanti, quindi, per la kermesse lagunare che avrà il ruolo non facile di apripista per manifestazioni così importanti in questo periodo storico senz'altro epocale.

Voluta fortemente dalla fondazione La Biennale con il suo neo presidente Roberto Cicutto per cui era necessario dare "un segnale importante, senza dimenticare le vittime" che la pandemia ha causato in Italia e nel mondo, e dal suo curatore Alberto Barbera che si è così espresso durante la conferenza stampa online della presentazione della Mostra: "L’inverno del nostro sconcerto si è tramutato in una primavera di angoscia, per poi scivolare lentamente in un’estate contrassegnata dall’incertezza e dal timore per un futuro inquieto. Restano dentro di noi le tantissime vittime della pandemia che nessuno può e vuole dimenticare, e le preoccupazioni per una ripartenza che stenta a concretizzarsi. In questo contesto, la decisione di realizzare la 77.a edizione della Mostra del Cinema di Venezia è vissuta come un segnale di fiducia e di concreto sostegno del mondo del cinema e dell’industria audiovisiva duramente colpiti dalla diffusione del virus e dalle sue drammatiche conseguenze. [...] Migliaia di posti di lavoro a rischio, un numero impressionante di famiglie sospese nell’incertezza della ripresa, in un settore non certo secondario per la cultura e l’economia mondiale. [...] È dunque con grande senso di responsabilità e impegno che abbiamo affrontato una situazione ignota e senza precedenti, nella quale le regole del gioco cambiavano in continuazione, costringendoci a grande flessibilità e disponibili e continue correzioni di rotta. La Mostra si terrà nelle date previste, a prezzo di qualche rinuncia ma anche forte di innovazioni favorite dalle opportunità che le circostanze hanno reso possibili. [...] Anche così si reagisce alle terribili difficoltà generate da una crisi sanitaria inattesa e quasi senza precedenti, gettando le basi per ricostruire ciò che si è perso per strada o ha rischiato di andare distrutto, nella fiducia che prima o poi “torneranno i prati”".

Un'edizione che ancor prima di iniziare pare aver già scritto una pagina di storia.

La promozione della Mostra è affidata ad uno spot televisivo per i canali Rai, che è cinema esso stesso, figlio del tempo appena vissuto e invito a superare le tempeste, ma anche omaggio al coraggio del cinema e di chi è riuscito con caparbietà ad organizzare un evento di tale richiamo in un momento così difficile. Significative le parole della voce narrante, l'attore Giancarlo Giannini: "All'inizio c'è stata la tempesta che ci ha fatto sognare leoni, e perderci nelle nostre più profonde paure. Poi la battaglia. Siamo fatti per vivere e conquistare le nostre paure, tuona il marinaio con il ritmo di un tamburo nel cuore. Possiamo essere distrutti ma non sconfitti. Il naufrago in pezzi all'ombra dei Sestieri. Qui dove l'eco dei lampi da luce alla speranza, qui sul mare dove le tempeste le superiamo con la forza: la forza del cinema".

Ripartiamo dal cinema. Ripartiamo dall'arte.

Qui il video dello spot.

Ecco come sarà questa Biennale del Cinema 2020

Ma che Mostra sarà questa Venezia 77?

Sicuramente quella che ci aspetterà sarà una kermesse ridotta in numero di proiezioni e presenza di divi che hanno sempre animato il red carpet del Palazzo del Cinema del Lido, amplificando il fascino di una mostra da sempre all'insegna del glamour e dell'eleganza. Decisione questa dettata dal lungo lockdown che ha accomunato il mondo intero, fermando ogni attività, anche quella magnifica e immaginifica del cinema.

Ma il cinema che arriverà al Lido sarà rappresentato comunque da 62 titoli che, seppur mancanti dei colossi hollywoodiani, sono sintomo di una vitalità del settore, che ha saputo reinventarsi e dare una risposta straordinaria anche in condizioni estreme come quelle di una pandemia.

Due le chiavi di lettura di questa Venezia 77: il cinema d'autore, potremmo dire quasi d'essai, e la cospicua presenza di paesi partecipanti, ben 70! Più internazionale di così!

Un programma ugualmente ampio che prevede la presenza di differenti generi per differenti prospettive per i temi che verranno narrati, segno evidente che la Mostra voglia ben rappresentare la ricchezza e la varietà del cinema. Quindi, ai film d'autore si affiancheranno commedie, documentari, film horror, gangster movies, e la presentazione di alcune serie tv, che negli ultimi anni sono presenza fissa in Laguna.

Una rassegna ricca di novità, che pone l'accento importante sul ricambio generazionale che sta vivendo il cinema mondiale negli ultimi anni: la presenza di tanti giovani registi e tante opere prime costituisce una chiave di lettura fondamentale per apportare nuove idee e un linguaggio fresco capace di arrivare ad una platea assai più ampia.

Un altro cambiamento forte di questa Venezia 77 viene dall'incredibile presenza di film diretti da donne, quasi la metà del totale delle proiezioni in programma, rispetto alle passate edizioni in cui "la componente femminile era relegata a percentuali imbarazzanti" [cit. Alberto Barbera]. Un segnale sicuramente importante, ma dispiace doverla presentare come una notizia eccezionale, perchè sarebbe giusto che nel 2020 la presenza femminile dietro la macchina da presa non sia vista come fattore straordinario, ma come una semplice normalità. Barbera ha affermato che questi "film femminili" sono stati "selezionati esclusivamente in base a criteri di qualità e non a seguito di protocolli di genere: una percentuale senza precedenti che confidiamo sia di buon auspicio per un futuro del cinema scevro da pregiudizi e discriminazioni di sorta". Speriamo.

La mancanza di produzioni americane, di quei titoli che presentati a Venezia affollavano poi le nomination della notte degli Oscar, pare farsi sentire ed implica anche l'assenza di grandi nomi, tra registi e attori, habitué della manifestazione lagunare. Mentre alcuni dei protagonisti dei film in programma sono impossibilitati a raggiungere il Lido a causa dei blocchi che ancora limitano la libertà dei viaggi intercontinentali: ed è per questo che la Mostra ha assicurato, servendosi delle più sofisticate tecnologie, la presenza di "red carpet online" al fine di assicurare a questi la più corretta promozione dei film e far sentire al pubblico partecipante la loro presenza. Una Venezia 77 tecnologica e multimediale che promette di faci sognare come sempre, basterà solo adattarsi ad un linguaggio moderno e molto contemporaneo che ci farà vivere un'esperienza del tutto nuova.

La novità più interessante di questa Mostra 2020 è nella condivisione del tutto eccezionale della proiezione del film che aprirà la mostra: Lacci di Daniele Lucchetti sarà infatti proiettato contemporaneamente alla Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido in tutte le sale italiane che avranno aderito all'iniziativa, insieme alla Cerimonia di apertura. Davvero una bella idea, un gesto di grande solidarietà e “un segnale forte e straordinario – come rileva Mario Lorini, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema – in un momento così difficile per la ripartenza dell’industria del cinema, un contributo di grande solidarietà per la drammatica situazione in cui versano le sale cinematografiche, in Italia come nel resto del mondo, a causa dell’emergenza sanitaria" e un modo per far arrivare il fascino e l'emozione della Mostra in tutta Italia, e coinvolgere gli appassionati che non hanno la possibilità di raggiungere le sale di proiezione del Lido.

E' stato senza dubbio difficile mettere in piedi la complessa macchina organizzativa che è la Mostra del Cinema di Venezia, soprattutto a causa delle difficoltà aggiunte ed imposte dalla situazione attuale. Un grande sforzo che La Biennale ha voluto affrontare per supportare l'industria cinematografica duramente colpita in questi mesi. Ma non saranno certo queste nuove regole, questo nuovo modo di vedere il cinema che toglierà fascino alla Mostra, che rimarrà anche per questo strano 2020 una manifestazione capace di far sognare, di affascinare e affascinarci anche grazie alla sua incredibile ambientazione, Venezia, la miglior scenografia che si possa desiderare mai, sogno cinematografico essa stessa.


I nomi e i titoli più attesi

I film in programma per questa Mostra 2020 saranno come sempre divisi nelle varie sezioni: Venezia 77, Fuori Concorso, Orizzonti, Biennale College - Cinema

Quattro le giurie internazionali che assegneranno i premi. Per il concorso principale, Venezia 77, la presidente sarà Cate Blanchett, attrice internazionale ed una delle interpreti iconiche del cinema moderno, già due volte Premio Oscar per le sue interpretazioni in The Aviator e Blue Jasmine. Nel suo lavoro qui a Venezia sarà affiancata da Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold, Cristi Puiu, Ludivine Sagnier e Matt Dillon. Claire Denis presiederà la giuria della sezione Orizzonti, insieme a Oskar Alegria, Francesca Comencini, Katriel Schory, Christine Vachon. La giuria del Premio Venezia Opera Prima "Luigi DeLaurentis" sarà presieduta da Claudio Veronesi, accompagnato da Remi Bonhomme e Dora Bouchooicha, mentre per Venezia Virtual Reality la presidente Cecile Tricart lavorerà assieme a Asif Kapadia e Hideo Kojma

Già assegnati i Leoni d'Oro alla Carriera: il riconoscimento, suggello di una intensa carriera e di un importante contributo all'arte del cinema mondiale andranno alla regista cinese Ann Hui, figura cardine della Hong Kong New Wave, il movimento cinematografico che ha saputo rivoluzionare il cinema honkonghese portando la città a diventare uno dei centri creativi più vivaci, e all'attrice Tilda Swinton, una delle interpreti più versatili ed eccentriche che il cinema moderno conosca, capace di dare vita a personaggi intensi ed originali. 

Come anticipato il film d'apertura sarà una produzione tutta italiana: si tratta di Lacci di Daniele Lucchetti, in cui una Napoli degli Anni '80 fa da sfondo ad un intenso viaggio nelle varie sfaccettature dell'amore, diviso tra fedeltà e tradimenti, tra dignità e disagio, rancore e perdono. Davvero eccezionale il cast, tra cui figurano Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno e Laura Morante. A chiudere la rassegna sarà ancora un film italiano, veneziano in un certo senso: Lasciami andare di Stefano Mordini con Stefano Accorsi e Valeria Golino, girato proprio a Venezia. Entrambi questi film sono fuori concorso. 

Tra quelli che concorrono per il Leone d'Oro, attesissimo Le sorelle Malacuso di Emma Dante, Notturno di Gianfraco Rosi, che si prospetta essere un pugno allo stomaco affrontando il delicato tema dei conflitti di guerra, e soprattutto di quello che affligge da anni la Siria, che portano alla devastazione se non all'annullamento degli individui che ne sono inconsapevoli vittime. Claudio Noce nel suo Padrenostro ci racconta il terrorismo degli Anni '70 con lo straordinario Pierfrancesco Favino, mentre Susanna Nicchiarelli ci farà conoscere Eleanor, la figlia più piccola di Karl Marx, nel suo Miss Marx. Tra i papabili vincitori potrebbero esserci Nomadland un viaggio intenso nel mondo dei nuovi nomadi, di Chloe Zhao, il film politico sulle lotte operaie Dear Comrades di Andrei Konchalovski e Wife of a Sky del grande Kiyoshi Kurosawa ambientato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. 

Tanti saranno anche i documentari, e molti sono davvero assai attesi. Si inizia con Molecole del veneziano Andrea Segre, interamente girato a Venezia nel lungo periodo di lockdown. Arriverà poi al Lido il già discusso Greta di Nathan Grossman, un bio-pic sulla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg che gira il mondo cercando di sensibilizzare coetanei e non sull'importanza della tutela del pianeta. Sarà poi la volta di tre documentari che delineano il ritratto di tre straordinari personaggi italiani che con il loro lavoro hanno avuto risonanza mondiale: Salvatore. Shoemaker of dreams, un omaggio di Luca Guadagnino allo stilista Salvatore Ferragamo, Paolo Conte. Via con me in cui Giorgio Verdelli ci farà conoscere sotto una nuova luce il cantautore Paolo Conte, infine con La verità su La dolce vita si celebra il sessantesimo anniversario della celebre pellicola e soprattutto il centenario della nascita dell'incredibile regista Federico Fellini, con la regia di Giuseppe Pedersoli

Nella sezione Orizzonti spicca l'esordio alla regia del giovane Pietro Castellitto, figlio del celebre attore Sergio e della scrittrice Margaret Mazzantini, che col suo I predatori scaverà all'interno di due famiglie apparentemente molto distanti tra loro, colta e borghese una, proletaria e fascista l'altra, che condividono la stessa città, Roma, vista come una giungla in cui siamo tutti predatori.

Non ci resta che accomodarci in sala e goderci questo incredibile spettacolo!

Normativa anti Covid per questa Biennale Cinema 2020

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il Covid 19 è lo spettatore indesiderato di questa Venezia 77, che ha condizionato scelte e organizzazioni, ed imposto misure di sicurezza assolutamente straordinarie "applicate con rigore per assicurare a tutti i partecipanti, team, accreditati e pubblico, di poter essere parte attiva della manifestazione in tranquillità e senza correre alcun rischio". Come è giusto che sia.

La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia sarà in programma dal 2 al 12 Settembre 2020.

Ma vediamo quali sono queste nuove regole per poter partecipare alla Mostra in totale sicurezza.


  • Prenotazione obbligatoria per assistere alle proiezioni

Tutte le tipologie di biglietti, singoli o abbonamenti, potranno essere acquistati solo ed esclusivamente online. Cliccare qui.


  • Distanziamento sociale nelle sale

La riduzione dei partecipanti si è resa necessaria al fine di poter proiettare contemporaneamente in più sale lo stesso film. L'esigenza di proiezioni simultanee nasce dall'obbligo di ridurre la presenza di spettatori in ogni singola sala, e tenere la distanza di almeno 1 metro. Tale distanza dovrà essere mantenuta anche per soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare. I film, quindi, non saranno proiettati soltanto nelle sale del Palazzo del Cinema (Sala Grande, Sala Darsena, Pala Biennale, Sala Giardino, Sala Astra), ma anche in altri cinema del Lido, di Venezia e di Mestre. Nello specifico:

Lido di Venezia

   - Nuova Arena Lido, Via Sandro Gallo

Venezia centro storico

   - Nuova Arena Giardini della Biennale

  - Multisala Rossini, Salita del Teatro 3997, San Marco

Venezia Mestre

   - IMG Cinemas Candiani, Via Luigi Einaudi 7


  • Controllo della temperatura corporea

L'intera area intorno al Palazzo del Cinema è definita "zona rossa", per accedere alla quale occorrerà attraversare ben 9 varchi, ai quali tutti saranno sottoposti a rilevamento meccanico della temperatura. Non sarà consentito l'accesso nel caso in cui si dovesse rilevare una temperatura superiore ai 37,5 gradi. Gli stessi sistemi di controllo saranno collocati agli ingressi di tutte le sale cinematografiche.


  • Mascherine obbligatorie, igienizzazioni e sanificazioni

In ogni area interessata dalla Mostra e in tutte le sale sarà obbligatorio indossare sempre correttamente la mascherina, sia all'aperto, che durante le eventuali file, sia mentre si viene accompagnati al proprio posto in sala che durante tutto il tempo della proiezione. Igienizzanti e prodotti sanificanti liquidi saranno messi a disposizione per il pubblico in tutte le aree, sia esterne che interne.


  • Distanziamento sociale sul Red Carpet, per il pubblico e per tutte le attività

Il red carpet ci sarà, come da tradizione, ma sarà gestito da un severo protocollo di sicurezza e da un costante distanziamento sociale che interesserà anche le tribune, il photocall con il distanziamento dei fotografi. Grande assente sarà il pubblico che non potrà assistere all'arrivo di star e protagonisti, al fine di evitare qualsiasi tipo di assembramento, sia in loco sia per raggiungere il tappeto rosso. Il distanziamento sociale interesserà anche tutte le altre attività inerenti la Mostra, come incontri, convegni ed interviste.


  • Presenza nell'area delle autorità sanitarie

Presenza costante, come per tutte le edizioni, sarà il presidio medico con i punti di Pronto Soccorso a disposizione di ospiti e pubblico.


  • Monitoraggio della provenienza e tracciamento di tutti i partecipanti

Tutti i partecipanti saranno sottoposti a tracciamento della provenienza. Tutti gli ospiti e gli accreditati saranno obbligati ad effettuare un tampone 72 ore prima del loro arrivo a Venezia per dimostrare la loro negatività al virus. Un secondo tampone sarà effettuato in loco a cura della Biennale, al fine di rendere questi giorni di Mostra i più sicuri possibili per tutti!


Non sarà una Mostra facile, ma, come ha espresso chiaramente il presidente Cicutto "La nostra prima preoccupazione è mettere tutti coloro che saranno al Lido in condizione di vivere il festival nella massima sicurezza. L'attuazione di tutte le misure necessarie, in collaborazione con le autorità preposte, è il nostro dovere e compito principale. Ma ancor più importante sarà il senso di responsabilità di chi ci seguirà dal 2 al 12 settembre rispettando le norme con coscienza, pazienza e con la consapevolezza di partecipare a qualcosa di molto importante non solo per la riuscita della Mostra".

"Buona Mostra a tutti e lunga vita al cinema!", Alberto Barbera