Una crisi pandemica internazionale come pretesto per rinforzare le risorse didattiche online, la presenza museale sulle piattaforme social e per favorire nuove tecniche di scambio culturale tra le diverse istituzioni museali. E’ in un contesto come questo che viene ideato, sostenuto e lanciato il progetto intermuseale Vis à Vis in cui la direttrice della Peggy Guggenheim Collection di Venezia, Karole P.B Vail, insieme al direttore della Pinacoteca di Brera, James Bradburne raccontano e approfondiscono opere e maestri di diverse generazioni, mettendoli in dialogo tra loro, con la consapevolezza che le problematiche e i valori legati all’arte hanno carattere universale, prescindendo i periodi e le diverse epoche storiche. 

I due musei, dunque, hanno organizzato una serie di piccoli incontri attraverso dei video interamente fruibili su YouTube e su tutte le loro diverse piattaforme social istituzionali, nei quali la viva voce dei loro direttori racconterà autori e opere, in un confronto/incontro davvero affascinante e interessante.

Il primo di questi, disponibile dall’11 Dicembre 2020, permette l’incontro tra due grandi artisti che hanno rivoluzionato il modo di intendere la pittura occidentale: l’italiano Michelangelo Merisi, detto Caravaggio e il russo Vasilij Kandinskij.

Le opere prese qui in considerazione sono la Cena in Emmaus di Caravaggio, dipinta dal maestro milanese intorno al 1606 nel periodo immediatamente successivo alla sua fuga da Roma, avvenuta anche grazie alla protezione da parte della famiglia Colonna. A colloquio con essa la maestosa opera di Kandiskij Paesaggio con macchie rosse, n.2 dipinta nel 1913 (oltre trecento anni dopo la prima) durante il suo soggiorno in Baviera. Delle due opere vengono analizzati i significati meno evidenti e i periodi storici in cui sono state concepite, con la consapevolezza che parte del loro prestigio non è attribuibile al fatto che esse siano effettivamente nostre contemporanee, quanto lo sono invece i nostri sguardi, le nostre visioni su di esse. L’arte ci riporta un insegnamento fondamentale: siamo noi ad essere contemporanei, con le nostre idee e con le nostre azioni, con la creatività artistica che può essere considerata come una guida, un esempio delle stesse idee e delle stesse azioni compiute da uomini e donne in un passato prima del nostro.

Questa può essere una delle infinite chiavi di lettura e dei molteplici percorsi che possiamo vivere attraverso l’arte e la bellezza, soprattutto in un periodo complesso come quello che viviamo attualmente è incantevole il modo in cui due grandi istituzioni cooperino al fine di promuovere questo tipo di appuntamenti.

A proposito di questo, i prossimi incontri in rete riguarderanno altri quattro grandi maestri come Raffaello con Lo sposalizio della Vergine e Max Ernst con La vestizione della sposa, infine Piero della Francesca con la sua Madonna col bambino e santi, angeli e Federico da Montefeltro e Piet Mondrian e la Composizione n.1 con grigio e rosso 1938/Composizione con rosso 1939 (1938 -39),  con Venezia e Milano che si aprono al pubblico quando tutto sembra apparentemente chiuso.