Venezia non è mai stata una città come le altre: affascinante, unica, troppo fragile per reggere l’urto del turismo di massa, eppure troppo amata per non esserne travolta. Negli ultimi anni, il flusso continuo di visitatori giornalieri ha reso necessario un intervento concreto per alleggerire la pressione sul centro storico, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.

È soprattutto per questo che è nato il Contributo d’Accesso a Venezia: non è un pedaggio, né un biglietto d’ingresso, ma un tentativo di salvaguardare l’anima autentica della città.

Chi deve pagarla, quanto costa, quando si applica, come evitare le multe? Ecco alcune delle domande pratiche che ogni viaggiatore oggi deve porsi prima di esplorare la Serenissima. Perché visitare Venezia è un privilegio da vivere con sempre maggiore consapevolezza, e contribuire al suo equilibrio è ormai parte del viaggio.

Perché si paga per entrare a Venezia? Breve storia del Contributo d’Accesso

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L'introduzione del Contributo d'Accesso a Venezia nasce come risposta alle criticità dell'overtourism che affliggono la città lagunare. L’obiettivo è semplice ma importante: gestire meglio il flusso di visitatori per proteggere, con maggiore efficacia, il patrimonio culturale e artistico della Serenissima.

Già nel 2019, alcuni comuni insulari come Venezia erano stati autorizzati a istituire un contributo per regolare gli ingressi giornalieri, ma l'emergenza sanitaria legata al Covid aveva messo in pausa l'attuazione della misura.

La prima fase sperimentale è stata quindi avviata nel 2024, con l’introduzione di un Contributo d’Accesso rivolto ai visitatori giornalieri, applicato in 29 giornate selezionate tra aprile e luglio. L'applicazione del contributo nel 2025 è stata estesa a 54 giornate, durante le quali il contributo è richiesto nella fascia oraria compresa tra le 8:30 e le 16:00.

Chi deve pagare il Contributo d’Accesso a Venezia?

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Il Contributo d’Accesso a Venezia si applica a chi visita la città senza pernottare: è pensato per i turisti giornalieri che arrivano nel centro storico e vi restano solo per qualche ora. 

È importante non confonderlo con la tassa di soggiorno, già prevista nel 2025 per chi dorme a Venezia. Si tratta infatti di due misure distinte

Sono tenuti al pagamento del Contributo d’Accesso tutti i maggiori di 14 anni che entrano a Venezia nei giorni in cui il contributo stesso è attivo, mentre sono esclusi i viaggiatori che si fermano solo nelle isole minori, come Murano o Burano, o chi è semplicemente in transito e non accede all’area controllata. 

In sintesi: chi sceglie di visitare Venezia in giornata deve essere informato su come pagare correttamente il Contributo d’Accesso, anche per evitare fastidiose sanzioni.

Quanto costa entrare a Venezia?

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Il Contributo d’Accesso non pesa troppo sul portafoglio, perché non vuole essere una barriera, ma piuttosto un segnale simbolico da applicare solo nelle giornate in cui la città rischia di diventare troppo affollata. In pratica, lo scopo per cui nasce questo Contributo per i turisti di Venezia è quello di incentivare una visita sostenibile alla città. 

Anche i tempi di prenotazione contano: chi prenota entro il quart’ultimo giorno rispetto alla data della visita, ad esempio entro mercoledì per un accesso alla domenica, paga la tariffa base di 5 euro

Chi invece effettua la prenotazione troppo sotto data, cioè dal terzo giorno precedente in poi, paga il doppio: 10 euro. L’importo è unico per ogni persona, cioè non ci sono sconti o tariffe differenziate per età, provenienza o modalità di viaggio, salvo chi rientra nelle categorie esentate, che scopriremo tra poco.

Quando e come viene applicato

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Il Contributo d’Accesso a Venezia è applicato in giorni e orari ben precisi, scelti per limitare l’afflusso turistico nelle giornate più critiche. Come abbiamo già accennato, nel 2025 il contributo è richiesto in 54 giornate, generalmente nella fascia oraria dalle 8:30 alle 16:00, quando il centro storico registra i picchi di visitatori.

Quali sono nello specifico queste 54 giornate? Si inizia dal periodo delle festività pasquali, dal 18 Aprile fino al 4 Maggio. Poi, ogni venerdì, sabato e domenica fino alla fine di Luglio, con l’aggiunta di lunedì 2 Giugno, in occasione della Festa della Repubblica.

Come pagare il Contributo

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Come si paga il Contributo d’Accesso? Il processo è molto semplice: basta collegarsi al portale ufficiale, selezionare la data della visita e indicare i propri dati anagrafici. Dopo aver effettuato il pagamento online con carta di credito o altri metodi digitali, si riceve via email un QR code personale, da stampare o salvare sullo smartphone.

Quando arriveremo in città, non troveremo nessun tornello ad aspettarci, nessuna barriera fisica: la città si apre davanti a noi come sempre, con l’acqua dei canali che lambisce i gradini e il viavai di chi la abita ogni giorno. 

Perché il Contributo d’Accesso non è un biglietto per entrare a Venezia, ma un modo per contribuire alla sua salvaguardia, e per certificare che siamo stati parte di un turismo più consapevole.

Accedere a Venezia senza rischi: come evitare sanzioni

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Possiamo iniziare la nostra visita di Venezia senza ritardi di alcun tipo, portando sempre con noi il QR code che abbiamo ricevuto. 

Naturalmente, mentre camminiamo per le calli del centro storico, potrebbe capitare di essere fermati dagli addetti ai controlli, che spesso si trovano nei pressi delle principali fermate dei mezzi pubblici, oppure appena oltre il perimetro dell’area esentata dal contributo, come nella zona del Ponte degli Scalzi, a due passi dalla Stazione Santa Lucia. Basterà mostrare il nostro codice per essere perfettamente in regola.

Invece, in caso di mancato pagamento del Contributo d’Accesso o di assenza del QR code, è prevista una sanzione che varia da 25 a 150 euro per ciascun soggetto inadempiente, a cui si aggiunge l’obbligo di corrispondere l’importo del contributo stesso.

Esenzioni: residenti, pendolari, ospiti degli hotel

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I residenti o nati nel Comune di Venezia, i residenti nella Regione Veneto e i bambini sotto i 14 anni sono esentati automaticamente dal pagamento del Contributo d’Accesso a Venezia. In caso di controllo, basta mostrare un documento d’identità che ne certifichi la condizione.

Gli ospiti di hotel e strutture ricettive situate nel territorio comunale sono già soggetti all'imposta di soggiorno, che come abbiamo visto è una diversa forma di tassa d’accesso a Venezia. Per loro, l’esenzione è valida per tutta la durata della permanenza in città, ma è comunque obbligatorio registrarsi online e avere il QR code.

Anche chi lavora nel centro storico o nelle isole minori, compresi i pendolari, può richiedere l’esonero tramite il portale ufficiale.

Ci sono poi altre categorie esentate, come studenti, persone con disabilità, volontari, partecipanti a eventi sportivi o culturali, e altri casi particolari. È sempre bene consultare l'elenco completo delle esenzioni e seguire le istruzioni per richiederle.

Destinazione dei fondi: gli impatti positivi

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Ogni volta che paghiamo il Contributo d’Accesso, stiamo dando un piccolo aiuto per la cura di Venezia

Quel contributo può trasformarsi in azioni concrete: dalla manutenzione dei suoi monumenti al miglioramento delle infrastrutture, fino a una gestione attenta del numero di visitatori, così da preservare sia la qualità della vita dei residenti, sia l’esperienza dei visitatori, rendendola il più possibile autentica.

È un modo significativo per assicurare che il nostro viaggio non lasci solo le tracce di un passaggio fugace, ma anche un impatto positivo che possa sostenere la ricerca di un equilibrio tra accoglienza e conservazione, promuovendo la tutela di un patrimonio unico al mondo.

Consigli per i viaggiatori su come rispettare le regole

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Chi entra a Venezia deve essere consapevole che sta per vivere un’avventura speciale. Per esplorare la città senza imprevisti, ecco alcune semplici raccomandazioni da seguire:

1) Pianifica in anticipo la tua visita e acquista il Contributo d’Accesso tramite il portale online per evitare sanzioni.

2) Rispetta gli orari e i giorni in cui il contributo è richiesto, evitando di affollare le giornate più critiche.

3) Tieni a portata di mano il QR code del Contributo d’Accesso per mostrarlo in caso di richiesta da parte delle autorità.

4) Verifica se hai diritto a esenzioni e completa in anticipo le eventuali registrazioni necessarie.

5) Utilizza mezzi di trasporto sostenibili, come i vaporetti, oppure cammina a piedi per ridurre l’impatto ambientale.

Bastano questi pochi, piccoli gesti, per trasformare la visita a Venezia in un’esperienza semplice, rispettosa e indimenticabile, che lascia spazio solo al piacere di scoprire una delle città più incantevoli al mondo.